L’oro ha sempre avuto una forte attrattiva nei confronti dell’essere umano. Per motivi prima ornamentali e poi economici il metallo giallo ha creato intorno a se (ma sarebbe meglio dire che l’uomo ha creato introno all’oro) un mercato che, partendo dall’ornamento sacro, è passato ad essere uno strumento di scambio internazionale e un termometro per misurare lo stato di salute dell’economia mondiale e del settore valutario più specifico.
Andando avanti col tempo il settore dell’investimento sull’oro si è ramificato in due grandi blocchi: oro fisico e oro cartaceo.
Andando avanti col tempo il settore dell’investimento sull’oro si è ramificato in due grandi blocchi: oro fisico e oro cartaceo.
Nel primo caso si parla di lingotti, placche, monete, monili. E nella valutazione, arrivano diversi fattori, differenti dai tipici standard di mercato che vedono un prezzo singolo per l’oro. Nel caso di monili e monete, infatti si dovrà inevitabilmente tener conto del fattore storico, che potrà far variare il prezzo. Volendo invece limitarci alla considerazione dell’oro “nuovo” (anche perchè ci si inoltrerebbe in un mercato molto più complesso che richiama anche capacità di individuare falsi storici etc). Si può subito dire che l’oro può essere gestito sia su conti metallo allocated (cioè con identificazione dei singoli lingotti) che unlocated (basati sulla quantità generica) registrati da un certificato di deposito che può essere girato senza che ci sia l’obbligo di trasferimento materiale dell’oro. Per gestirlo esistono anche gli strumenti finanziari e cioè le opzioni esercitabili dietro pagamento di un premio, in pratica dei contratti basati sulle facoltà di poter vendere o comprare l’oro entro una scadenza e a un prezzo prestabilito. Opzione di vendita o acquisto che nel caso delle opzioni americane può essere sfruttata prima della scadenza, mentre in quelle europee solo alla scadenza del contratto. In questo caso la divisione è tra call e put e combinazioni derivate (butterfly, straddlle, condor).
Mentre l’opzione permette di esercitare un diritto e quindi non espone l’acquirente all’obbligo, con l’operazione a termine, invece, esiste l’obbligo sull’oro di acquistare o di vendere a un prezzo precedentemente stabilito una determinata quantità.
Un meccanismo che si affianca, per modalità, ai future un contratto dove le parti, con un deposito iniziale, si accordano per ricevere e conservare una determinata quantità di oro per un preciso lasso di tempo a un prezzo concordato. E’ la tipologia più diffusa anche perchè presente per lo più in mercati regolamentati. E permette una rivalutazione quotidiana del contratto.
Sul gioco di scambio tra oro e valuta operano i gold swap una sorta di “prestito” a scadenza visto che l’oro verrà poi recuperato successivamente da parte delle stesse parti in azione, senza che l’oro arrivi sul mercato. Un’ultima occhiata alla fine arriva per i fondi d’investimento ovvero tutti quei fondi che vedono nell’oro il punto di riferimento inteso come investimento ad esso collegato, quindi una migliore diversificazione del capitale a livello internazionale.
Mentre l’opzione permette di esercitare un diritto e quindi non espone l’acquirente all’obbligo, con l’operazione a termine, invece, esiste l’obbligo sull’oro di acquistare o di vendere a un prezzo precedentemente stabilito una determinata quantità.
Un meccanismo che si affianca, per modalità, ai future un contratto dove le parti, con un deposito iniziale, si accordano per ricevere e conservare una determinata quantità di oro per un preciso lasso di tempo a un prezzo concordato. E’ la tipologia più diffusa anche perchè presente per lo più in mercati regolamentati. E permette una rivalutazione quotidiana del contratto.
Sul gioco di scambio tra oro e valuta operano i gold swap una sorta di “prestito” a scadenza visto che l’oro verrà poi recuperato successivamente da parte delle stesse parti in azione, senza che l’oro arrivi sul mercato. Un’ultima occhiata alla fine arriva per i fondi d’investimento ovvero tutti quei fondi che vedono nell’oro il punto di riferimento inteso come investimento ad esso collegato, quindi una migliore diversificazione del capitale a livello internazionale.